Progetto I-Therm

I sistemi di recupero dello spreco di calore offrono un significativo risparmio di energia e una sostanziale riduzione dei gas serra, nonché una proiezione di mercato superiore ai 45 miliardi di dollari per il 2018.

L’obiettivo del progetto I-Therm, lanciato nel 2015 e ormai nella sua fase conclusiva al dicembre 2020, era quello di dimostrare tecnologie e processi orientati ad un efficiente e conveniente recupero di calore negli impianti industriali, nel range di temperatura tra 70°C e 1000°C, nonché l’integrazione ottimale di tali tecnologie con sistemi di generazione di energia esistenti o con elettricità generata dal recupero di calore in eccesso. Il progetto ha ricevuto fondi dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 dell’Unione Europea, con il grant agreement No 680599.

Synesis partecipa al progetto con il ruolo di system integrator, focalizzandosi su aspetti relativi al controllo e al monitoraggio dei sistemi sviluppati. In particolare, siamo coinvolti nello sviluppo delle installazioni pilota del Trilateral Flash System (TFC) a basse temperature (70°C to 200°C) presso il sito industriale di TATA STEEL UK e del Supercritical Carbon Dioxide System (sCO2) a temperature sopra i 200°C presso la Brunel University London.

I sistemi di controllo e monitoraggio sono stati sviluppati adottando la tecnologia IEC-61499, uno standard in continua evoluzione che Synesis supporta dalla sua prima comparsa, collaborando con attori della ricerca e dell’industria durante numerosi progetti di ricerca e implementazioni pilota.

A causa delle severe condizioni di lavoro caratteristiche di questi contesti industriali, e funzionalità di monitoraggio remoto sono considerate un requisito essenziale, in quando consente l’osservazione continua del comportamento del sistema e la possibilità di intercettare, o talvolta prevedere, possibili anomalie.

A tal fine, Synesis ha sviluppato un duplice sistema in grado di monitorare i segnali a livello di driver, memorizzarli in un database locale e pubblicarli su un ulteriore sistema remoto, accessibile attraverso una interfaccia grafica basata su tecnologie web.

Tale disaccoppiamento dei differenti sottosistemi consente di controllare possibili criticità, causate da un lato dalle avversità degli ambienti industriali, dall’altro dalla latenza e possibile indisponibilità della connessione internet.